Novecento - Alessandro Baricco

>> mercoledì 12 gennaio 2011

E' il monologo teatrale da cui è stato tratto il film di Tornatore "La leggenda del pianista sull'oceano".  Difficile dire se è preferibile il libro o il film, secondo me l'uno completa l'altro. Il merito del libro è quello di riuscire in pochissime pagine a raccontare efficacemente una storia emozionante e non proprio originale (vedasi "Il barone rampante" di Calvino). Il merito del film è quello di aggiungere al tutto una colonna sonora indimenticabile in cui il "duello" al pianoforte ne è il capolavoro.

A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. [...] È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave". Ci rimasi secco. Fran.

1 commenti:

Ronny Achille 19 novembre 2011 alle ore 23:44  

Novecento è una storia molto interessante. Un piano che suona e che scivola piano, nell’oceano, fino a sparire, volutamente, in una esplosione.
Alessandro Baricco ci rende partecipi dalla storia del pianista, Danny Boodman T.D. Lemon Novecento.
Novecento dedica la sua esistenza a suonare al fine di liberare i cuori dei passeggeri dalla paura dell'immensità dell'oceano.
Piuttosto che raggiungere un compromesso con la vita, preferisce disarmare i propri sogni, le proprie speranze, e lasciarsi esplodere col transatlantico che per tutta la vita ha conosciuto i suoi timori e custodito i suoi desideri.
«Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto. Così, diceva: quello che vedranno» (A. Baricco, Novecento)
I libri che vi consiglio di leggere dell’autore sono: Oceano mare, Seta e Questa storia.
In City ho trovato molto interessante la figura del professor Mondrian Kilroy , con la sua lezione sulle “Ninfee di Monet. Il personaggio del professore è ripreso da Baricco nel suo Film Lezione 21.
Guardate il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=ad8FOoNPZXM
Leggere Baricco significa respirare il romanticismo, camminare con un’andatura lenta, e nei nostri passi riusciamo ad ascoltare l’eco del sublime.

Lettura di Sciascia in biblioteca

5 Marzo ore 20,30, Biblioteca Castiglione delle Stiviere

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