La teoria delle nuvole – Stephane Audeguy

>> sabato 27 marzo 2010

Nel libro è narrato lo studio scientifico e artistico delle nuvole attraverso le vite di coloro che le hanno studiate, rappresentate, classificate. Quanto le biografie dei meteorologi e dei pittori siano realistiche o opere di fantasia non si sa. Il tutto è legato dalla storia di una bibliotecaria che aiuta il miliardario che l’ha assunta a classificare i libri che questi ha collezionato sull’argomento. Merita di essere letto per la parte scientifica sulle nuvole, argomento oggi mai affrontato neanche quando si parla delle previsioni del tempo. Originale la biografia dello scienziato Abercrombie che ha dedicato la prima metà della sua vita allo studio rigoroso dell’argomento e l’altra metà alla ricerca delle forme ricorrenti nell’universo femminile.

Il sole si accontenta di bombardare l’atmosfera con tulle le sue lunghezze d’onda, con tutte le sue forze solari, che vanno dal non completamente rosso a oltre il viola. Così il sole invia, come alla rinfusa, il rosso e l’arancione, il giallo, il verde e l’azzurro, l’indaco e persino il viola. Ma quei colori non arrivano mai fino a noi; si scontrano con le minuscole molecole d’aria, e questo non appena raggiungono gli strati superiori dell’atmosfera. Poi le molecole d’aria degli strati superiori dell’atmosfera diffrangono quelle piccole quantità di luce, ma non in modo omogeneo: diffondono le piccole lunghezze d’onda meglio delle grandi; così l’aria del cielo non lascia passare molto il rosso, l’arancione o il giallo; in compenso diffonde bene l’azzurro, ma anche e soprattutto il viola. E dunque la maggior parte dei colori emessi non raggiungono mai la retina degli occhi umani. E perciò gli scienziati dimostrano che il cielo è viola. Tuttavia l’azzurro del cielo, di cui si era appena dimostrata l’inesistenza, aveva la bella insolenza di non tenere in nessun conto le spiegazioni degli studiosi: gli occhi degli uomini, anche gli occhi degli uomini di scienza, incapaci di distinguere il viola, continuano a vedere il cielo azzurro; e con la stessa sicurezza con cui sentivano la terra pressappoco piatta, sotto i loro piedi; con la stessa evidenza con cui vedevano ogni giorno il sole tramontare, sorgere.

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Lettura di Sciascia in biblioteca

5 Marzo ore 20,30, Biblioteca Castiglione delle Stiviere

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