A futura memoria, Leonardo Sciascia
>> domenica 31 gennaio 2010
Io credo che la mafia non ha avuto niente a che fare con la morte di Calvi. E’ un caso che appare complicatissimo: ma ho avuto fin dal principio l’impressione che lo fosse al modo del berretto di Charles Bovary. Flaubert lo descrive per mezza pagina, ma ad un certo punto, come rendendosi conto della “indescrivibilità” dell’oggetto si ferma ad assomigliarlo alla faccia di un imbecille. Del resto – e giustamente – l’imbecillità e gli imbecilli sono apparsi a Gustave Flaubert, maledettamente complicati. L’intelligenza – che come Poe ci insegna è meno mente matematica e più mente poetica – è semplice e semplificante, produce il semplice e semplifica: come appunto nel racconto della lettera rubata, il cui ministro (che è matematico e soprattutto poeta) escogita la semplice e grande trovata dell’invisibilità per eccesso di visibilità; e l’investigatore (che è poeta con cognizioni di matematica come Edgar A. Poe) facilmente, per semplice intuizione, lo scopre. Read more...