Chiedi alla polvere, John Fante
>> martedì 29 dicembre 2009
Le storie d’amore più sofferte sono quelle in cui si incontrano persone enormemente diverse. Lui, scrittore squattrinato ma di gran potenziale successo, non riesce a capire come lei resti insensibile alle sue qualità e continui ad essere innamorata di un individuo mediocre che peraltro la rifiuta. La sofferenza per la meta irraggiungibile è la fonte di ispirazione per il meritato riscatto. Un amore per quanto sia grande non può bastare per due. E se tra due persone la scintilla non scatta subito bilaterale non scatta più, nonostante tutto l’impegno che una delle due possa metterci. E’ una legge universale e irreversibile: nel libro è ben evidente e la grande qualità dell’autore è quella di unire dolore, ironia e poesia nella descrizione di personaggi e situazioni.
Non rividi Camilla per una settimana. Nel frattempo ricevetti una lettera di Sammy che mi ringraziava delle correzioni. Sammy, il suo vero amore. Mi diede anche qualche consiglio su come trattare la piccola spick. Non era una cattiva ragazza, anzi quando si spegneva la luce era proprio bravina, ma sa qual è il suo guaio, signor Bandini? Il suo guaio è che lei non sa come prenderla. Lei è troppo gentile con quella ragazza. Lei non capisce le donne messicane. Non sono abituate a essere trattate come esseri umani. Se si è troppo gentili con loro, se ne approfittano.
(…)
Lei era come le notti calme e come gli alberi di eucalipto, le stelle del deserto, la terra e il cielo, e come la nebbia fuori, mentre io ero venuto lì con l’unico scopo di diventare uno scrittore, di arricchirmi, di farmi un nome e altre scemenze del genere. Lei era tanto più in gamba di me, tanto più onesta, che provai ribrezzo di me stesso e non riuscii a sostenere il suo sguardo.
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